Premolo si trova ad un’altezza di 650-750 metri ed è posto in un altopiano soleggiato affacciato sulla Valle Seriana Superiore e dominante il fondovalle, la piana di Clusone, e da cui si possono ammirare le cime del Massiccio della Presolana. Dietro l’abitato salendo a 900 metri si aprono pascoli e boschi e malghe che culminano nel Pizzo Arera.
Premolo era un centro delle Orobie conosciuto già in età romana come Primolus e Primilus, nomi che fanno dedurre agli studiosi che il nome derivi da “primus locus”, primo luogo. Altri invece la ritengono una contrazione del toponimo Pre molum, così da identificarlo come il paese che sta di fronte al Monte Molo, monte che si può vedere dal fondo valle del fiume Serio con il Pizzo Formico alle spalle. Una parte molto significativa e suggestiva dal punto di vista naturale è la Valle Dossana, luogo dove si trovano le sorgenti del torrente Nossa, tra Premolo e Parre.
La storia di Premolo è una storia silenziosa di un tranquillo borgo montano dedito all’agricoltura e all’allevamento, distante dai grandi flussi storici, la cui attività industriale si identificava, come molti altri centri delle Orobia, nell’estrazione di piombo e zinco dalle pendici del monte Grem.
Nel 1963 scavi archeologici hanno riportato alla luce, in località Canal de Andruna, resti umani risalenti al 3000 a.C. Il ritrovamento era composto da tre scheletri di uomini, due donne e tre bambini e ha portato gli archeologi a riconsiderare la datazione dell’insediamento umano nel bergamasco.