Lenna si trova appena a monte dei due rami principali del fiume Brembo, quello di Mezzoldo e quello di Fondra. Negli ultimi anni è attivo un fenomeno di transizione da una realtà agricolo-montana a una industriale e artigianale, con il risvolto positivo di limitare il pendolarismo lavorativo della zona. Lo sfruttamento industriale a Lenna era realtà già nell’800, quando a Lenna di concentravano fucine e forni specializzati nella lavorazione dei minerali estratti nell’alta valle. Un lavoro e una tradizione, quella del lavoro in fucina, talmente radicata nel territorio da attribuire a un garzone di fucina l’apparizione della Vergine nel 1400. Oggi l’immagine sacra della Madonna cui si attribuisce il miracolo è conservata nel Santuario della Madonna della Coltura.
Tradizione dell’artigianato che nel 1500 raggiunse il suo apice con l’architetto Mauro Codussi, originario di Lenna, e uno dei più importanti interpreti del Rinascimento veneziano in architettura. Si ricordano i suoi lavori in: S. Michele, S. Zaccaria, S. Maria Formosa e S. Giovanni Crisostomo a Venezia, nella Torre dell’Orologio in Piazza S. Marco e nelle architetture civili dei palazzi Zorzi, Corner-Spinelli e Vendramin-Calergi.
Oggi Lenna si dedica anche alla conversione del suo territorio in una meta ambita del cicloturismo e del turismo su due ruote. A questo si deve la recente inaugurazione della pista ciclabile della Val Brembana, un percorso che si snoda nella piana della Goggia e che segue, a fasi alterne, i ponti e gli scenari lungo il Brembo. Per i ciclisti più esperti sono percorribili anche altri percorsi nelle strade forestali, lungo le mulattiere e i sentieri nei boschi del fondovalle.
Un’attrattiva davvero imperdibile è il tracciato della vecchia ferrovia sul bordo del Brembo fino a Scalvino e alla “Piana della Goggia”, sulla quale si trovano il curvone dell’antica trattoria delle Miniere, il Trincerone e la galleria sotto il promontorio di San Martino.