Inauguriamo questo spazio con una breve ma intensa riflessione di Servio Cortinovis, l’artista della fotografia alla cui perizia e sensibilità dobbiamo l’immagine pubblicata in home page:

Se scattare una fotografia significa congelare un istante, beh… la fotografia probabilmente non è lo strumento migliore per descrivere questo luogo. Avendo la fortuna di non abitare lontano della Cattedrale Vegetale, mi risulta evidente la sua natura di opera in costante e continuo cambiamento: le foglie nascono, crescono e seccano. La neve cade, la neve si scioglie, i fiori ora sono blu, ora sono gialli, il Sole proietta ombre un po’ a sinistra, un po’ a destra.

Per non dovere andare a confrontarmi con questo problema del perenne divenire ho deciso, in un certo senso, di “uscire dal tempo”, costruendo la fotografia di un istante che nella realtà non è mai esistito. Già, perché nessuno ha mai visto dal vivo le colonne della Cattedrale Vegetale illuminate in questo modo: ciò che si vede in questo scatto è il risultato di “pennellate di luce” fornite da una torcia passata tra le colonne – in altri termini: light painting.

Ogni visitatore di questo luogo si porta via il ricordo di una situazione ben precisa e difficilmente ripetibile: un certo colore delle foglie, una certa posizione delle nuvole, un certo schema delle ombre, il vento che piega gli steli d’erba con un determinato angolo: il luogo è sempre lo stesso, il ricordo è diverso per ciascuno. E poco importa se il mio non è mai realmente esistito: quest’immagine mi rievoca tutte le sensazioni della sera nella quale mi trovavo lì, questo basta!

Se volete conoscere meglio Sergio Cortinovis e le sue splendie fotografie, visitate il sito www.sergiocortinovisphotography.it.