Il Parco

Il Parco delle Orobie Bergamasche

Il Parco delle Orobie Bergamasche è un parco montano forestale che, con una superficie di circa 70.000 ettari, rappresenta la più grande area ad elevata naturalità tra i parchi regionali lombardi. Territorialmente comprende il versante meridionale delle Orobie, costituito da imponenti rilievi montuosi che si stagliano fino a oltre 3.000 metri d’altitudine, regno delle aquile, degli stambecchi e di panorami mozzafiato. Amministrativamente comprende parte dei territori delle Comunità Montane della Valle Seriana, della Val di Scalve e della Val Brembana, per un totale di 44 comuni.

Il territorio del Parco viene suddiviso in due nette aree geografiche, la parte settentrionale e la parte meridionale. La prima, chiamata il “crinale orobico”, segna a nord il confine con la Valtellina e il Parco delle Orobie Valtellinesi. La vette più alte sono il Pizzo Coca (3050 m.), il Pizzo Redorta (3038 m) e la Punta di Scais. La parte meridionale invece è composta da gruppi montuosi isolati, le prealpi Orobie, le cui vette maggiori sono l’Araralta, il Cancervo, l’Arera, la Presolana, il Ferrante e l’Alben.

La particolarità del parco è la ricchezza d’acqua e di laghi alpini – circa cento – concentrati tra le valli Seriana e Brembana che già dall’inizio del XX secolo furono sfruttati per la produzione di energia elettrica. Le numerose vallate sono bagnate da torrenti e ruscelli che alimentano i tre fiumi dominanti: il Brembo, il Serio e il Dezzo. Altrettanto numerose, ma anche di grande interesse ambientale, economico e turistico, sono le cascate, tra cui quelle del Serio a Valbondione, le più alte d’Italia e le seconde d’Europa con un triplice salto di 315 m.

La flora e la fauna offrono un assortimento invidiabile, frutto della varietà delle sue esposizioni, la ricchezza delle sue acque superficiali e le sue notevoli variazioni altimetriche. La flora è dominata dal faggio, dall’abete rosso e bianco, dai larici e dalle specie tipicamente alpine come i ginepri. Ma si incontrano anche margherite, gigli, stelle alpine e ciclamini. Anche la fauna è molto varia. Negli ultimi anni vi è stato un sensibile aumento di caprioli e camosci, e sono tornati orsi e lupi. Nel Parco inoltre vivono lo stambecco, reintrodotto tra il 1987 e il 1990, scoiattoli, volpi, donnole, ermellini, lepri bianche, marmotte, aquile reali e falchi. Un parco unico da scoprire e conoscere.