L’artista italiano Giuliano Mauri era noto per le sue architetture naturali, realizzate assemblando tra loro vari materiali organici per formare grandi opere d’arte all’aperto che erano, a causa della natura intrinseca dei materiali con cui lavorava, di durata temporanea. Dal suo amore per il legno e la natura, Mauri concepì la realizzazione di cattedrali viventi realizzate con alberi forzati a crescere in maniera tale da formare le pareti e il tetto di un edificio.
Il primo tentativo di Mauri per creare una cattedrale vivente risale al 2001. Questa fu la premessa per la realizzazione della nuova “Cattedrale Vegetale”, installata nonlontano dalla città di Bergamo, nell’Italia settentrionale, alla fine del 2010. Dopo la morte dell’artista, avvenuta nel 2009, tale opera divenne memoriale del suo lavoro e della sua arte.
La Cattedrale Vegetale è composta da 42 colonne che formano una basilica di cinque navate. Pali di abete e rami di nocciolo e castagno sono state intrecciate per creare una struttura di supporto per i 42 faggi piantati per crescere e formare le colonne. Come previsto, la struttura di sostegno circostante si deteria via via che i faggi crescono, creando una transizione senza soluzione di continuità dalla artificiale al naturale.
Collocata ai piedi del Monte Arera, la struttura della Cattedrale Vegetale comprende 1.800 pali di abete, 600 rami di castagno e 6.000 metri di rami di nocciolo uniti insieme utilizzando legno, chiodi e cordame. L’opera occupa 650 metri quadrati e la sua costruzione ha richiesto molti mesi di lavoro. È lungo più di 90 piedi, largo quasi 80 piedi, e varia in altezza da circa 16 piedi a quasi 70 piedi.
Articolo originale: http://www.atlasobscura.com/places/tree-cathedral
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