Com’è nata l’idea di portare la rappresentazione di “Come angeli dal Cielo” alla Cattedrale Vegetale?

In passato eravamo già stati alla Cattedrale vegetale trovando che fosse un luogo magico dove poter inserire una nostra performance. Poi un nostro collaboratore venendo a conoscenza della vostra iniziativa, ha pensato di contattarvi e da li è nato il tutto.

Cosa volete esprimere attraverso lo spettacolo?

Ci piacerebbe creare dei momenti di poesia, usando il corpo degli attori come opere d’arte in movimento.

La vostra compagnia si concentrate sul legame creativo tra lo spazio urbano e il teatro, come vi rapporterete al “palcoscenico” della Cattedrale che è invece uno spazio naturale?

La cattedrale vegetale è un luogo naturale ma anche un luogo dove il concetto di spazio e tempo rimangono sospesi, in questa sospensione gli angeli si muovono agevolmente, creando situazioni ed atmosfere che si legano al mondo immaginifico dove spiritualità e sogno prendono forma. I nostri spettacoli sono di volta in volta diversi perché interagiscono sempre con luoghi e persone diverse. Fare lo spettacolo in questa cornice sarà per certi aspetti una nuova scoperta anche per noi che potremo raccontare solo dopo aver effettuato la performance.

A chi dedicate lo spettacolo?

La dedica va a chi crede nell’importanza di poter sognare. Poi ognuno è libero di creare il proprio sogno.